Tra i vari abati ottocenteschi che hanno divulgato la cultura in Valle d’Aosta, Amé Gorret è stato sicuramente il più osannato, il più odiato, il più scomodo, il più frainteso e anche il più raccontato, tanto che la sua figura ha rischiato di perdersi tra gli aneddoti degli agiografi e le leggende della gente. Questo libro restituisce a Gorret il suo volto di montanaro, povero in mezzo ai poveri, e racconta la vita di un prete ingombrante e generoso, lucido testimone della grande epopea alpina. Racconta la fatica di un pensatore sempre fuori dal coro, e di un alpinista “condannato” a errare tra i monti incantevoli della Vallèe con il suo fardello di solitudine, alcol e passione. Chi ripercorrerà oggi il viaggio dell’abbé Gorret troverà molti spunti di riflessione sulle trasformazioni operate dal turismo e dal consumismo, e sui limiti di quel “vuoto figlio del troppo pieno” di cui Amé fu inascoltato profeta.
Libro
Cieli di pietra. La vera storia di Amé Gorret